Il caffè è nella maggior parte della case italiane, un elemento che non potrà mai mancare. Ti aiuta la mattina a connetterti con il mondo esterno o ti da una semplice spinta in più in ufficio a metà mattina. Ma la moka con cui lo si prepara, di tanto in tanto, va pulita a fondo al di là della semplice “risciacquata” quotidiana. Quel che serve periodicamente è rimuovere per bene il fondo del caffè, la sporcizia e soprattutto il calcare dai filtri e dalle parti interne della macchinetta. Anche se, per non far perdere gusto e aroma al caffè, è consigliato non lavarla spesso. La moka è comunque soggetta nel tempo a sporcizia che, ogni tanto, va eliminata completamente.
La moka è facile da usare e produce un caffè corposo e ricco di aromi. In commercio se ne trovano di moltissime forme e stili: dalle forme più classiche a linea più curve e moderne. Se il design cambia, il principio di funzionamento resta lo stesso: l’acqua contenuta nella base si scalda. La pressione del vapore a circa 2 atmosfere la spinge in alto attraverso il caffè macinato ed arriva il magico momento. Perché il caffè riesca ottimo deve essere macinato non troppo finemente e portato a bollore a fiamma dolce. Vietato tenere la moka sul fuoco troppo a lungo!
Quale caffettiera scegliere per il caffè perfetto
Non tutti sanno che di caffettiere ne esistono davvero di tutti i tipi, di forme e materiali differenti: dal tradizionale alluminio all’ acciaio ed infine alla ceramica. In base alle tue esigenze scegli il materiale adatto. Ecco una pratica guida per la scelta della tua nuova caffettiera.
Alluminio: la caffettiera in alluminio va rapidamente in temperatura, è leggera nell’ utilizzo e la composizione del materiale la rende particolarmente porosa, garantendo un sapore intenso del caffè ma stando attenti a non usare mai un detersivo per la sua pulizia. L’alluminio, inoltre, tende a rilasciare un sapore quasi metallico al caffè e se scaldato troppo, a dare un sapore di bruciato. Non dimenticare che l’alluminio, se troppo riscaldato, può rilasciare particelle la cui ingestione quotidiana involontaria può causare una serie di disturbi.
Acciaio: una moka in acciaio è molto robusta e fornisce un’ideale conduzione omogenea del calore, mantenendo il caffè caldo a lungo. In alcune il filtro è in acciaio mentre in altre è in alluminio. Gli ultimi modelli hanno la guarnizione in silicone. Nel caso dell’acciaio rivestito, tutti i rivestimenti antiaderenti a base di PTFE non contengono nichel, metalli pesanti e PFOA. Ma ricordatevi che l’acciaio inossidabile viene ottenuto da una lega di nichel e cromo, a cui possono essere aggiunti altri metalli, come il titanio, che è necessario ad aumentarne la resistenza anti-corrosione. Per cui l’uso di utensili in acciaio potrebbe non essere adatto alle persone che soffrono di allergie o intolleranze a metalli, come il nichel e il cromo.
Rivestimento interno in ceramica: come tutti i materiali non metallici per la cucina, un rivestimento in ceramica riscalda e rilascia il calore che assorbe molto lentamente, così come gli utensili in terracotta. Meglio non graffiarlo ed inoltre, prima di acquistarlo, è bene dedicare una certa attenzione, perché nella loro produzione potrebbero essere state impiegate sostanze inquinanti o smalti non completamente atossici.
Acciaio e ceramica: hanno un fondo in acciaio (alcune anche in alluminio) e la parte superiore in ceramica. In questo caso, il caffè passa a temperature inferiori rispetto ad altri materiali e conserva i suoi aromi in maniera più intensa.
PREPARA UNA MOKA A REGOLA D’ARTE
Per la buona riuscita di un caffè, riempire la base della moka con acqua fredda fino al livello della valvola e non oltre ed inserire il filtro.
Per seconda cosa riempire completamente il filtro di caffè macinato ma senza pressare la polvere. Assicurati che filtro e la guarnizione siano al loro posto ed avvita strettamente le due parti della moka.
Dopodiché metti la moka sul fornello: Attenzione a tenere il fuoco basso!
Ti consigliamo di togliere la moka dal fuoco subito, non appena il caffè sale. In questo modo si estraggono solo le parti più nobili del caffè e non si brucia.
Come pulire una moka
Esistono diverse idee a riguardo dell’argomento: alcuni sostengono che la caffettiera in alluminio debba soltanto essere sciacquata, per altri la moka va assolutamente pulita. Nonostante questo su un punto siamo sempre stati chiari: meglio non pulire l’alluminio destinato agli alimenti con sostanze acide.
L’esterno della moka non ha bisogno di una particolare attenzione come le parti interne. Sarà sufficiente una spugna morbida che non graffi e un po’ di aceto di vino bianco diluito in un bicchiere d’acqua calda. Per l’estremità inferiore, quella più annerita dal contatto con la fiamma, si può anche usare l’aceto puro per farla tornare a splendere. Aggiungete anche un pizzico di bicarbonato se serve una maggiore “abrasione”. Il filtro si riempie spesso di residui e per pulirlo a fondo lo si può immergere in un contenitore di acqua bollente con un pizzico di acido citrico per circa 30 minuti. Basterà poi risciacquarlo sotto l’acqua corrente. Se i forellini del filtro sono particolarmente otturati, usate uno spillo o uno stuzzicadenti per liberarli.
Per il serbatoio invece, ti consigliamo di riempirlo con metà acqua e metà aceto bianco, aggiungere un pizzico di sale fino. Chiudete e mettete sul fuoco facendo uscire la miscela completamente che porterà via anche il calcare. Se la vostra caffettiera è in alluminio, sostituite l’aceto con l’acido citrico. Prima di riutilizzare la moka, però, ti consigliamo di fare un “caffè a vuoto” con solo un cucchiaino di polvere.
Per far tornare a nuovo la guarnizione di gomma, è sufficiente passare un panno imbevuto di aceto puro per far andare via tutti i residui bruciati di caffè. Se la guarnizione è particolarmente usurata, sarà necessario sostituirla.
Infine almeno una volta al mese, la caffettiera va smontata pezzo per pezzo e va messo tutto in ammollo in acqua calda e acido citrico. Poi risciacquate e fate un altro “caffè a vuoto” per garantire il gusto di quelli successivi.
5 errori da evitare nella preparazione del caffè
1. Il primo caffè: Se avete appena comprato una caffettiera nuova, non dovrete dimenticare di fare un primo “caffè a vuoto”. Far salire anche solo un cucchiaino di polvere basterà a far sigillare la superficie dagli oli del caffè che gli impediranno di avere un sapore metallico.
2. No al sapone: Mai pulire la moka con acqua saponata: oltre a richiedere un risciacquo eccessivo per eliminare ogni residuo, il detersivo lascerà nella caffettiera un retrogusto davvero pessimo.
3. La chiusura: Cercate di non stringere troppo il serbatoio con la parte superiore, per evitare un’usura troppo rapida della guarnizione. Detto questo, se non si stringe abbastanza potrebbe fuoriuscire il caffè sul fornello, per cui equilibrate e tenete sotto controllo lo stato della guarnizione: una guarnizione usurata non mantiene la pressione necessaria a preparare un ottimo caffè.
4. Asciugatura: Prima di riporre la caffettiera nel mobile, assicuratevi che sia ben asciutta. Se rimane anche solo un po’ di umidità potrebbe riempirsi di muffa. Se dovete lasciare casa per qualche giorno, dopo averla lavata bene è opportuno lasciare la moka completamente smontata per far asciugare bene ogni singola parte.
5. Caffè vecchio nella moka: Non dimenticate per giorni il caffè dentro la caffettiera perché potrebbe ammuffire, soprattutto quando fa molto caldo.
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